P
rogetto della Comunità Magnificat

Realizzato dalla Fondazione Magnificat E.T.S.

Preghiamo per la Siria! 

Durante questi lunghi anni di guerra iniziata nel 2011, Operazione Fratellino ha sempre sostenuto il progetto “Latte per tutti”, avviato dall’arcivescovo Mons. Boutros Marayati in Siria.

Il progetto è volto ad assicurare, nella città di Aleppo, gli alimenti necessari agli anziani e ai bambini della comunità Armeno-Cattolica, e non solo, che non hanno lasciato il Paese.

A seguito del terremoto del febbraio 2023, ci siamo
anche impegnati a sostenere la carità delle Suore Carmelitane,
in un’altra area della città di Aleppo, in favore di tante famiglie
e bambini in difficoltà che si rivolgono a loro al fine di ricevere
cure mediche e assistenza economica. 

Ora, che i nuovi violenti scontri fra ribelli ed esercito governativo
in Siria sembra abbiano stravolto la situazione politica e sociale già tanto precaria, vogliamo ancora una volta indirizzare la vostra attenzione su questo Paese così afflitto
da moltissimi anni dalla guerra e dalla povertà. 
Lo scontro tra il gruppo Hayat Tahrir al Sham (HTS) e i militari
fedeli al presidente Bashar Al Assad ha ripreso vigore giovedì 28 novembre scorso, con una controffensiva dei ribelli
nati da una costola di Al Qaeda.
A scatenare la violenta reazione del gruppo islamista
è stata l’iniziativa militare di Damasco intenzionata a riprendere
il controllo dell’area di Idlib, stabilizzata dalle forze armate
della Turchia nel tentativo di fermare l’intenso afflusso
di profughi verso il territorio turco. 

L’esercito governativo non ha retto all’attacco e, anzi, si è sfaldato, lasciando che le milizie di HTS conquistassero prima Aleppo e poi la capitale Damasco, mentre il presidente Al Assad lasciava il Paese per rifugiarsi in Russia, assieme alla famiglia, sotto la protezione di Vladimir Putin. … Dopo 54 anni, il regime siriano della famiglia Assad è finito in poco più di dieci giorni, col suo ultimo esponente, il presidente Bashar Al Assad, al potere da un quarto di secolo.
Muhammad al Bashir è stato incaricato di formare un nuovo governo siriano per gestire la fase di transizione. Su tutti i palazzi del potere è ora issata la nuova bandiera dell’opposizione. Una prima conseguenza di tutto ciò è che il primo ministro israeliano Benjamn Netanyahu ha ribadito che le alture del Golan siriano occupate e annesse da Israele appartengono al suo Paese “per l’eternità”.

A seguito di queste notizie abbiamo contattato mons. Boutros Marayati di Aleppo per chiedergli come fosse la situazione e lui ci ha risposto: 
“Grazie mille stiamo male … la città è sotto controllo del ribelli ma senza resistenza. Pregate per noi.” 

È presto per dire quale sarà il futuro dei nostri fratelli siriani. I loro diritti, a cominciare dalla libertà religiosa, saranno rispettati? Ciò di cui siamo certi è che una popolazione già stremata dalla povertà sta affrontando gli effetti di una forte instabilità politico-economica. Di conseguenza, se da un lato l’insicurezza relativa al futuro alimenta la paura, la drammatica scarsità di cibo e il collasso energetico attuali stanno spegnendo le già flebili speranze di molti.

Preghiamo dunque per i nostri cari fratelli e sorelle di Aleppo e della Siria affinché il terrore cessi e la pace del Signore possa regnare anche in quella terra così provata. 

Anche il vostro sostegno può essere una luce in mezzo alle tenebre. Con il vostro contributo, infatti, possiamo far arrivare aiuti concreti e donare un Natale di speranza ai fratelli cristiani più bisognosi. Grazie!