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rogetto della Comunità Magnificat

Realizzato dalla Fondazione Magnificat E.T.S.

Preghiamo per la pace tra Pakistan e India

Come sapete, la Fondazione Magnificat E.T.S. attraverso Operazione Fratellino ha diverse missioni attive in Pakistan, in particolare per sostenere l’educazione di tanti bambini che non possono permettersi di pagare gli studi. Negli ultimi giorni sono giunte notizie preoccupanti sulla tensione tra il Pakistan e l’India e in questo articolo vi forniamo il contesto della situazione, come riferitoci dai referenti dei nostri progetti nell’area: P. Simon Khurshid e P. Zafar Iqbal.

India e Pakistan sono paesi confinanti. L’India è composta per l’80% da indù. Il Pakistan è composto per il 95% da musulmani. Entrambi si scontrano sulle questioni più semplici.
Gli indù credono in un Dio e una Dea molto diversi da Allah, l’unico in cui crede l’Islam. I musulmani credono di essere figli di Abramo attraverso Agar, discendenti di Ishaq. Gli indù leggono la Gita e vanno al fiume Gange per ricevere benedizioni.

Politicamente, gli inglesi hanno diviso l’intera India
e ci hanno lasciato una terra divisa.
Il 2025 ha visto i due paesi in una nuova situazione di tensione.

Lo scorso aprile c’è stata un’esplosione a Palalaghan, nel Kashmir indiano. L’India ha accusato il Pakistan di terrorismo transfrontaliero. 26 persone, principalmente turisti della zona, sono morte.

La tensione è continuata fino al 10 maggio 2025. Le forze armate sono intervenute e il Pakistan ha abbattuto gli aerei indiani che erano entrati in Pakistan. La prima accusa è stata che gli aerei pakistani fossero entrati nello spazio aereo indiano e avessero abbattuto i velivoli. In seguito la verità è emersa. L’India ha cercato di vendicare l’attentato di Palalaghan, nel Kashmir indiano, nell’aprile 2025 e ha tentato di bombardare le basi in Pakistan.

I media internazionali hanno sottolineato che il Pakistan
non ha violato i confini in India.
La tensione è alta poiché entrambe le potenze sono potenze nucleari.

L’India si è rifiutata di estendere il Trattato sulle acque dell’Indo, firmato da Pandit Nehru dell’India e Ayub Khan del Pakistan all’inizio degli anni ’60. Ciò sta causando ulteriore tensione. Il Pakistan è determinato a ottenere l’estensione del Trattato sulle acque dell’Indo. Questa è una questione che riguarda i popoli di entrambi i Paesi.

Questo è il contesto della tensione tra India e Pakistan. Ma, per grazia di Dio, pare che una tregua abbia smorzato la tensione solo dopo pochi giorni dai primi attacchi.

Speriamo e preghiamo insieme che entrambi i governi continuino seriamente il dialogo pacifico intrapreso e che le trattative di pace vengano a lungo rispettate da entrambe le nazioni.